Il taglio delle sedi dei circoli Pd a Bologna entra nel vivo e anche il famoso circolo in cui era iscritto Romano Prodi ne paga le conseguenze.
Nella scena politica italiana si sente spesso fare il nome di Romano Prodi che, al netto della fine della sua carriera attiva nel settore, continua ad essere un punto di riferimento della sinistra e del Pd con diversi attacchi anche alla Meloni. In questo senso, come riportato da Libero, l’ex Premier ha ricevuto una brutta notizia che riguarda il circolo Galvani, sede del Partito Democratico, nel quale era iscritto in passato.
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Prodi e il futuro della sede del Pd
Già da alcune settimane era diventato noto come il taglio delle sedi dei circoli Pd a Bologna fosse a tutti gli effetti entrato nel vivo. Repubblica, citata dall’Ansa, aveva spiegato a febbraio come le chiavi del circolo ‘Galvani’ dove fu anche iscritto Romano Prodi e mosse i primi passi in politica Elly Schlein fossero state restituite alla proprietà, che ha preso contatti con la Mutua salsamentari.
Ebbene sì: la storica sede del Pd, curiosamente, sembrava destinata a trasformarsi in una sorta di salumificio. Notizia che, oggi, sarebbe stata confermata anche da Libero che ha sottolineato, con irriverenza verso Prodi, come non possa che esserci anche un “sorriso” considerando il famoso soprannome che da sempre riguarda l’ex Premier, definito “mortadella”.
Il futuro del circolo Pd
Da quanto si apprende da Libero, la sede di via Galvani, a causa dei debiti, sta per essere “venduta alla più importante associazione gastronomica dell’Emilia-Romagna, la Mutua Salsamentari, per farne una sorta di museo degli insaccati“. La conferma è arrivata anche dal presidente dell’ente, Davide Simoni, proprietario dell’omonima salumeria, che ha spiegato sempre a Libero: “Sapremo qualcosa la prossima settimana, finora però non abbiamo ancora firmato il preliminare”.
E ancora: “Il circolo potrebbe diventare la sede della nostra società con un archivio storico e la raccolta dei ritratti dei presidenti, tra cui il fondatore di Conad, Mario Gombi, e Luciano Sita, già presidente Granarolo”, ha detto ancora Simoni. Insomma, un vero e proprio smacco al Pd e anche a Romano Prodi.